giovedì 24 settembre 2009

Diminuisce l'uso delle carte di credito

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23 settembre 2009 19:57
Diminuisce l'uso delle carte di credito

La crisi ha fatto tornare gli italiani alla loro proverbiale prudenza nell’uso delle carte di credito. Da un’indagine presentata stamane a Milano dall’Osservatorio curato da Assofin, Crif e GfK Eurisko emerge infatti che nel 2008 in Italia sono diminuite dello 0,7 per cento le carte di credito attive e il tasso di attività è passato dal 47 al 39,5 per cento. In calo anche le nuove emissioni. "Gli italiani si confermano tra i più prudenti in Europa", rilevano gli analisti dell’Osservatorio sulle carte di credito, che sottolineano anche un aumento del tasso di sofferenza, passato nel maggio 2009 al 2,6 per cento, contro il 2 per cento del maggio dell’anno scorso.
Altro segnale di ‘prudenza’ sta nel fatto che l’80 per cento dei titolari possiede una sola carta di credito, con limiti di spesa piuttosto contenuti.
Certo, gli italiani tradizionalmente non amano troppo indebitarsi, e preferiscono l’uso del contante all’addebito sulla carta, tanto che l’Italia risulta anche l’ultima in Europa per il numero di operazioni di pagamento fatte con POS per singolo terminale (appena 677 operazioni contro le 6.561 degli inglesi e le 4.811 dei francesi). E questo nonostante nel 2008 sia cresciuto del 5,7 per cento il numero di transazioni effettuate su POS.
Però ad accentuare questa tendenza ‘conservatrice’ è sicuramente la crisi: infatti nel 2007 si era registrato un aumento delle carte di credito attive del 9,4 per cento rispetto all’anno precedente. Tuttavia cresce il numero di carte di debito e di credito in circolazione. E crescono anche le transazioni (più di 522 milioni nel 2008), e il loro valore medio: 108 euro contro i 104 del 2007. Frenano le carte revolving (che permettono il pagamento a rate), che negli anni precedenti avevano avuto uno sviluppo a tassi robusti. Infatti dopo l’aumento del 7,2 per cento dei flussi finanziari registrato ancora nel 2008, nei primi sei mesi del 2009 l’incremento è piuttosto contenuto, +2,9 per cento.
“Gli italiani hanno finalmente capito di non usare le carte di credito come un comodo sistema per indebitarsi invece che come strumento per semplificare i pagamenti al supermercato o su internet” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

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