venerdì 30 ottobre 2009

Famiglie e microimprese più povere

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29 ottobre 2009 14:23
Famiglie e microimprese più povere

Dopo dieci anni le famiglie e la micro imprese, nel secondo trimestre 2009,
si sono ritrovate più povere, a causa di minori guadagni, risparmi e
investimenti
Lo spiega Istat, che sottolinea: il colpo più duro è stato per il reddito
lordo, che nel secondo trimestre di quest'anno è sceso di quasi 11 miliardi
di euro (-1%), passando da 1.094 miliardi a 1.083 miliardi.
Se si guarda ai dati reali, al netto del livello dei prezzi, tra marzo e
giugno il potere d'acquisto delle famiglie e' diminuito dell'1%, ovvero di 9
miliardi.
Il rapporto su "Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società"
traccia uno scenario negativo, anche perché si trova l'ennesima conferma di
quanto anticipato da alcuni economisti. I redditi delle persone hanno tenuto
nella fase più acuta della recessione - con un aumento della ricchezza -
adesso che si inizia a uscire dal tunnel i venti della disoccupazione
iniziano a colpire con maggiore durezza.
E' vero che i dati sono ancora grezzi e andrebbero uniformati - come
ricordano gli esperti Istat - ma è anche vero che un quadro è già tracciato.
Nel secondo trimestre del 2009, rispetto al primo, la propensione al
risparmio è calata dello 0,4%, attestandosi al 15,2% (rapporto tra l'incremento
del risparmio e l'incremento del reddito), un dato vicino alla media
europea.
"Anni luce rispetto a 10 anni fa, quando ancora si riusciva a risparmiare,
negli Anni Novanta, tanto per fare un paragone, il valore dell'indicatore
che si aggirava intorno al 26%, quasi il doppio di oggi" spiega il
presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.

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