venerdì 18 dicembre 2009

La GDF indaga sul caro pasta

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17 dicembre 2009 12:38
ADICO: la GDF indaga sul caro pasta

Solo un mese fa il Tar del Lazio, che conferma le multe a 22 società alimentari che dominano il mercato italiano della pasta e che avrebbero creato un cartello sui prezzi. Le sanzioni toccano un massimo di 5 milioni di euro, per un totale di 12 milioni.
”Oggi si intuisce che quella stangata a questo punto si sta rivelando solo un anticipo” fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO.
Lunedì la Guardia di Finanza ha perquisito le sedi delle maggiori produttrici di pasta, presentandosi alla porta di Barilla, De Cecco, Garofalo, Amato e Divella, oltre alla sede dell’Unione Pastai, l’associazione industriale di settore.
”Un’azione avviata su mandato della Procura di Roma che ha aperto il fascicolo sugli aumenti ritenuti ingiustificati dei prezzi della pasta dal 2007 a oggi, si parla di circa il 50% in più” si legge nella nota rilasciata dal presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
Per i magistrati ancora una volta il sospetto che si sia formato un cartello dei più grandi produttori che agiscono in modo coordinato sui prezzi, con buona pace della concorrenza. Ecco perché la GdF ha sequestrato documenti, anche dell’associazione di categoria, che possano spiegare che cosa sia accaduto in questi anni e se c’è una giustificazione reale agli aumenti spropositati arrivati, ricordano consumatori e agricoltori, quando i prezzi del grano precipitavano (e stanno precipitando) a valori che stanno mettendo in crisi gli agricoltori.
Da parte loro i produttori si dicono sereni e assicurano totale collaborazione all’indagine, anche se per adesso si limitano a ricordare che la sentenza del Tar, che conferma l’accusa di cartello, è ancora oggetto di ricorso presso il Consiglio di Stato.

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