mercoledì 20 gennaio 2010

Antitrust indaga su pratiche commerciali scorrette sette catene commerciali di elettronica

Sette grandi catene commerciali di prodotti di elettronica, informatica, tecnologia e elettrodomestici sono finite nel mirino dell’Antitrust perché le indicazioni fornite nei prodotti “sono insufficienti o fuorvianti, con la conseguenza che poi risulta difficile ottenere l’assistenza promessa o la sostituzione di un prodotto, come stabilito dalla sua garanzia” annunciano dalla segreteria dell’ADICO.
Le istruttorie da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sono state avviate nei confronti di Mediamarket (marchio Mediaworld), Unieuro, Sgm Distribuzione (marchio MarcoPoloExpert), Euronics e Nova (marchio Euronics), Dps Group e Dml (marchio Trony) dopo le segnalazioni delle Associazioni dei Consumatori e diverse segnalazioni inviate dai consumatori all’Authority che “ora verificherà l’esistenza di comportamenti commerciali scorretti nei confronti dell’utente e se gli sia stato garantito il riconoscimento al diritto di recesso” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
Secondo le denunce, spiega il presidente dell’ADICO “le imprese oggetto delle istruttorie avrebbero offerto scarsa trasparenza e pochissima informazione in merito alle differenti tipologie di garanzia disponibili sui prodotti; la garanzia legale (quella classica che copre i due anni) e la garanzia aggiuntiva in questo caso soggetto a un pagamento extra; sui tempi dell’intervento di riparazione o di avere dovuto attendere a lungo prima di riavere il bene riparato o; ancora, di avere dovuto pagare le spese per la riparazione o per il trasporto benché il prodotto fosse in garanzia”.
Inoltre, avverte l’Antitrust, “emerge la difficoltà di individuare il soggetto cui rivolgersi per l’assistenza: molti consumatori si rivolgono direttamente ai produttori, non sapendo che devono rivolgersi al venditore per far valere la garanzia legale della durata biennale. Spesso sono inoltre indirizzati dagli stessi venditori ai Centri di Assistenza Tecnica dei produttori, con il pretesto che in questo modo possono ottenere la riparazione in un tempo più breve. Ugualmente incomplete sarebbero le informazioni sulle garanzie convenzionali offerte nonché sull’esercizio del diritto di recesso”.

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