mercoledì 20 gennaio 2010

Class action contro la nuova tassa sui cd, dvd, chiavette, hard disk, ecc...

L’ennesima incredibile tassa questa volta l’ha concepita il Ministro Bondi, per fare un favore alla Siae; “il cosiddetto equo compenso” avvertono dalla segreteria dell’ADICO.
“Si tratta di una tassa preventiva che ognuno di noi paga quando acquista un cd o un dvd nuovo” tuona il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini che ha come unico obiettivo “di prendere dei soldi ai consumatori nella previsione che un cd, dvd, hard disk ecc.. venga utilizzato per registrare un cd musicale, un film ma al contempo anche se viene utilizzato per mettere foto personali, dati ecc..”.
“Una mostruosità concepita il 30 dicembre 2009 mentre le famiglie trascorrevano le vacanze di Natale nei confronti delle innovazioni tecnologiche”, continua il presidente dell’ADICO; “d’ora in poi questa tassa si pagherà su cd, dvd, hard disk, lettori multimediali portatili, chiavette usb e telefonini”.
In soldoni la tassa “prevede un importo che varia da euro 3,22 per memorie fino 1 Gb di capacità, arrivando fino a circa 30 euro per capacità superiori ai 250 Gb” spiegano dalla segreteria dell’ADICO; pertanto se per “hard disk, cd, dvd e chiavette il costo aggiuntivo è qualche frazione di euro; comunque un’enormità, considerando il mercato complessivo; i più tartassati dall’invenzione di Bondi e collaboratori sono i dispositivi portatili come lettori e cellulari.
A tal proposito l’ADICO in questi giorni valuterà se promuovere una class action contro questo provvedimento definito fraudolento.

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