giovedì 20 maggio 2010

Ecco come funzionerà il nuovo redditometro

Mentre consumi e stipendi sono fermi al palo tra crisi sociale e ristagno economico – fanno sapere dall’ADICO – come e’ possibile che 97mila contribuenti nel 2007 hanno acquistato una macchina che vale il doppio rispetto al reddito che hanno dichiarato?
Una situazione – a detta del presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – che si spiega dal fatto che l’evasione fiscale in Italia ha raggiunto livelli troppo elevati, e che allo Stato costa oltre 200 miliardi di euro di base imponibile e 100 miliardi di euro di gettito in meno; un quinto del prodotto interno lordo.
Allo scopo di arginare il fenomeno dell’evasione, il Fisco sta, elaborando un nuovo modello di redditometro, in grado di rilevare facilmente se le entrate dichiarate dal contribuente corrispondano al tenore di vita reale e che dovrebbe essere messo in funziona entro l’estate.
Le novità principali allo studio sono di due tipi: il metodo utilizzato per individuare il campione e le nuove voci di spesa inserite nel redditometro.
Il nuovo modello – spiega il presidente dell’ADICO, - partirà dalle famiglie, tenendo conto delle diversità territoriali, e guarderà alla composizione del nucleo: verrà considerato il numero e l’età dei componenti, risalendo al loro reddito, al possesso di case e a tutte le spese che concorrono alla quotidianità.
In particolare, verranno considerate le spese per l’affitto, il mutuo o la ristrutturazione e i consumi per energia e gas. Ma sotto la lente delle Entrate finiranno anche i mezzi di trasporto quali le auto, i classici natanti di lusso, i motocicli e le mini-car.Altre voci che incideranno al calcolo del reddito saranno uscite come quelle relative ai viaggi, l’iscrizione a centri ippici e centri benessere, l’associazione a circoli esclusivi e gli acquisti presso case d’asta. Anche l’iscrizione dei figli alle scuole private e i contributi per i collaboratori domestici potranno diventare l’indicatore di un reddito alto.
Incrociando, cosi tutti questi dati con le dichiarazioni dei redditi – precisano dall’ADICO – se risulterà che le spese sostenute saranno per il 25% superiori al reddito denunciato, il Fisco farà scattare un controllo.

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