martedì 26 gennaio 2010

Recepite le nuove norme per i pagamenti bancari

Finalmente anche l’Italia recepisce, anche se in ritardo di due mesi, la Direttiva comunitaria sui Servizi di Pagamento che spalanca le porte delle banche alle nuove regole e alle nuove procedure indispensabili per completare la realizzazione dell’Area Unica dei Pagamenti in Euro e l’offerta di servizi ad essa correlati.
Con questa normativa, spiega il presidente dell’ADICO Carlo Garofolini, “il sistema dei pagamenti con gli intermediatori professionali diventerà più efficiente nei tempi e più trasparente nelle procedure e la banca dovrà accreditare l’importo dell’operazione di bonifico entro la fine della giornata lavorativa successiva sul conto della banca del beneficiario e calcolare la valuta entro le 24 ore”.
Per quanto riguarda il limite di accredito per gli assegni; continua il presidente dell’ADICO, “il limite per l’accredito sarà ridotto e uniformato a 4 giorni”.
Nuove regole che vanno di pari passo alle deroghe: agli istituti e’ stata concessa, fino al prossimo 1º gennaio 2012, la possibilità di allungare fino a tre giorni i tempi di esecuzione di un bonifico, che diventano quattro per le operazioni effettuate su supporto cartaceo; ovviamente “il cliente dovrà essere d’accordo altrimenti potrà rivolgersi ad un’altra banca che si e’ già adeguata alla normativa”.
Tra le altre novità importanti, “accresce la tutela dei clienti nei casi di operazioni di pagamento non autorizzate o eseguite in modo inesatto: sbagliando delle cifre nell’Iban (indispensabile per effettuare bonifici) non si correrà il rischio di farlo a qualcun altro perché il codice diventa incoerente e quindi non valido” aggiungono dalla segreteria dell’ADICO..
La direttiva sui Servizi di Pagamento dovrà comunque essere ampiamente e chiaramente spiegata dalle banche ai propri clienti: entro il prossimo 30 aprile gli istituti, infatti, dovranno spedire una lettera a tutti i correntisti comunicando le nuove condizioni contrattuali e le nuove disposizioni.
Sperando che non ci siano sorprese in negativo. La memoria va, infatti, subito alle commissioni di massimo scoperto che, abolite per legge, sono state reintrodotte dalle banche con nuovi e piu’ costosi balzelli che secondo l’Antitrust, “possono essere fino a 15 volte più costosi”.

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