mercoledì 31 marzo 2010

IL 22% dei lavoratori sono stressati

“In Europa lo stress da lavoro colpisce il 22% dei lavoratori” fanno sapere oggi dall’ADICO.
Un dato che trova conferma dall’ultima indagine dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl), che ne sta discutendo in questi giorni durante la nona conferenza dell’European Academy of Occupation Health Psycology, che vede coinvolti cerca 40 milioni di persone, al punto che allo lo stress sono da ricondurre quasi il 60% delle giornate lavorative perse.
È stato stimato – spiega una nota dell'Ispesl – che il costo relativo allo stress lavoro-correlato è di 20 miliardi di Euro annui, per perdita di lavoro e per costi sanitari, il 3-4% del Pil Europeo. Non solo, un recente studio del European Heart Journal valuta che solo il trattamento sanitario del disturbo depressivo collegato allo stress incide direttamente sull’economia europea con un dispendio pari a 44 miliardi di euro annui e indirettamente, in termini di calo di produttività, con una perdita pari a 77 miliardi di euro.
I grandi cambiamenti nel mondo del lavoro- incalza il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – partire dell’introduzione di nuove tecnologie fino alla diffusione di nuove forme contrattuali flessibili, oltre a portare un profondo mutamento dell’organizzazione del lavoro, hanno introdotto anche nuovi rischi lavorativi.
L'Istituto infatti sottolinea che le cause di insorgenza di stress sono da attribuire ad uno squilibrio cognitivamente percepito tra gli impegni che l’ambiente fisico e sociale impone di fronteggiare e la propria capacità (percepita) di affrontarli; quando si sperimenta una condizione di questo tipo nella realtà lavorativa si parla di stress- lavoro correlato.

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