giovedì 15 aprile 2010

Evasione fiscale 10mila italiani coinvolti

Sono circa diecimila i correntisti italiani, sospettati di evasione fiscale, presenti nella lista di nomi sottratta da un ex dipendente alla succursale ginevrina del colosso bancario HSBC e ora in possesso del procuratore di Nizza, Eric de Montgolfier.
Ma entro 20 giorni tutti i nominativi potrebbero finire sul tavolo della Procura di Torino che, grazie a una rogatoria internazionale, ha chiesto di poter consultarli. E subito dopo partiranno le verifiche della Guardia di Finanza.
La faccenda è comunque molto complicata, dal momento che le informazioni trafugate dalla Hsbc stanno influenzando i rapporti tra Parigi e Svizzera. L’ex dipendente della filiale svizzera, l’italo-francese Hervé Feliciani, ha infatti sottratto i dati circa tre anni fa, consegnandoli solo negli ultimi giorni alle autorità francesi. Ma il sospetto che si è diffuso è che Falciani abbia operato il furto con l’intenzione di rivendere le informazioni ottenute agli Stati dei correntisti coinvolti. Dal governo francese è, quindi, arrivata l’assicurazione che i dati utilizzati, provenienti da diverse fonti, “sono tutti legali”.
Un affare internazionale che potrebbe ricalcare quanto avvenuto agli inizi del 2008 con lo scandalo dei conti off-shore in Liechtenstein. Anche in quel caso si scoprì l’evasione con unavera reazione a catena: un’inchiesta accertò la vendita agli 007 tedeschi di un documento contenente 1.400 nomi di intestatari di c/c nel piccolo principato, da parte da un’ex dipendente della banca del Liechtenstein Lgt Group, ricompensato con 5 milioni di euro. Informazioni sui conti correnti coperti dal segreto bancario che poi furono messe a disposizione di tutti i Paesi coinvolti: Gran Bretagna, Francia, Spagna, Svezia, Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Italia.
Intanto di questa vicenda della lista della HSBC di Ginevra si sa, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, che il procuratore di Nizza ha indicato l’esistenza nella lista di 127mila conti correnti, con 18 Paesi interessati. Ed effettivamente ci sono italiani, alcune migliaia di correntisti. “Per quanto riguarda la parte francese – ha detto Eric de Montgolfier – siamo a buon punto. Per quanto riguarda quella italiana, non saprei, anche perchè credo che le autorità italiane non siano interessate alle stesse cose e che il tribunale di Torino sia interessato ad eventuali profili di evasione fiscale. E questo richiede un po’ più di tempo”.
Un nuovo elenco di grandi evasori italiani che si andrebbe così ad aggiungere alla lista nera già in possesso dell’Agenzia delle Entrate che sta spulciando tutti gli italiani residenti a San Marino e i quasi 5mila questionari cui hanno risposto i contribuenti a rischio selezionati dal fisco, a cominciare da quelli che hanno da poco riportato la residenza in Italia.

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