lunedì 12 aprile 2010

Tagli alle spese del cellulare cambiano le abitudini degli utenti

C’è chi cambia contratto, puntando sul più economico, e chi risparmia sulle ricariche. C’è chi limita con il contagocce le chiamate e chi decide di riceverle solamente. Sono passati i tempi in cui, per comunicare con il cellulare, non si badava a spese. Le cose sono cambiate e bisogna tagliare anche su quel fronte. Ecco perché il 12 per cento dei veneziani – come rileva una indagine dell’Adico provinciale – sta affrontando la crisi contenendo soprattutto le spese legate al telefonino e addirittura limitandone l’utilizzo. L’indagine ha coinvolto 200 famiglie veneziane, parte da una considerazione: se, a causa della riduzione del potere d’acquisto e della crisi, i consumi a livello nazionale sono calati dell’1,9 per cento, dove si sono concentrati i tagli delle famiglie? Le risposte naturalmente variano. Il 18 per cento del campione rivela di aver rinviato alcuni acquisti a tempi migliori. Il 16 per cento annuncia di aver adottato come principale strategia la riduzione dei propri acquisti: meno scarpe, meno vestiti, meno mobili, meno elettrodomestici». Undici veneziani su cento stanno limitando le cene in ristorante, i pernottamenti in albergo, perfino lo spuntino al bar. Il 6 per cento rinuncia agli spettacoli (cinema e teatro), il 5 per cento usa meno l’automobile. E c’è anche un 8 per cento che rinvia cure mediche e specialistiche. Sono molti, dunque, i sacrifici per contenere le spese. A dimostrazione che mancano ancora misure in grado di permettere una concreta ripresa economica.

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